Definire il Rock'n'Roll non è mai semplice, uscire dagli stereotipi (anche se spesso veritieri) e dare una spiegazione di cosa esso sia non è mai facile.
Ci ha provato uno dei guru del movimento, il simbolo di woodstock ed il mentore di ogni chitarrista, MR. JIMI HENDRIX.
Ma quindi, come definisce i Rocker ed il Rock'n'Roll? Lui disse queste parole:
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sabato 27 aprile 2013
martedì 27 novembre 2012
Today in my headphones... JIMI HENDRIX - HEY JOE & SUNSHINE OF YOUR LOVE
Oggi avrebbe compiuto 70 anni, ma la sua vita è stata interrotta prima portandoselo via e lasciando un vuoto incolmabile... Tanti auguri JIMI HENDRIX, ti ricordiamo così!
ENJOY!
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giovedì 15 novembre 2012
Jimi Hendrix nei cinema il 27 novembre “Hendrix 70. Live at Woodstock”
Il 27 novembre 1942 nasceva Jimi Hendrix e a 70 anni esatti di distanza Nexo Digital celebra il mito del chitarrista che ha fatto la storia di un’intera generazione e continua a mietere proseliti, proiettando nella sale cinematografiche (elenco a breve disponibile su www.nexodigital.it) il docu-film dello storico concerto del 1970 Hendrix 70. Live at Woodstock.
Quarantasei anni fa, il 23 ottobre 1966, nei De Lane Lea Studios di Londra Jimi Hendrix entrava per la prima volta in sala di registrazione per realizzare il suo 45 giri d'esordio che sarebbe uscito a dicembre dello stesso anno con i pezzi Hey Joe e Stone Free.
Hendrix 70. Live at Woodstock è il film che vede protagonista colui che nel 2011 la rivista Rolling Stone ha eletto a furor di popolo come “il più grande chitarrista di tutti i tempi” davanti a Eric Clapton e Jimmy Page dei Led Zeppelin.
Jimi Hendrix arriva così al cinema proprio il 27 novembre in uno dei suoi concerti più celebrati, quello avvenuto all’alba del 19 agosto 1969 al Festival di Woodstock. Un documento di straordinaria importanza raccolto durante il concerto che più di ogni altro ha segnato l’immaginario di un’intera generazione. Hendrix 70 –Live at Woodstock è un’opera impreziosita da un lavoro di restauro effettuato sul master audio che finalmente potrà essere apprezzato in audio surround 5.1 di qualità superiore, con un nuovo mix curato espressamente da Eddie Kramer, sound engineer di Woodstock e per diversi anni fonico di fiducia dello stesso Hendrix.
La versione cinematografica del concerto di Jimi Hendrix a Woodstock è stata ricostruita con cura attingendo al vasto archivio di materiali filmati in 16mm dal premio Oscar Michael Wadleigh e dal suo team di assistenti e selezionatissimi operatori, con il pieno supporto della Experience Hendrix LLC, la società di proprietà della stessa famiglia Hendrix che cura il patrimonio artistico del chitarrista scomparso.
Hendrix 70. Live at Woodstock è il film che vede protagonista colui che nel 2011 la rivista Rolling Stone ha eletto a furor di popolo come “il più grande chitarrista di tutti i tempi” davanti a Eric Clapton e Jimmy Page dei Led Zeppelin.
Jimi Hendrix arriva così al cinema proprio il 27 novembre in uno dei suoi concerti più celebrati, quello avvenuto all’alba del 19 agosto 1969 al Festival di Woodstock. Un documento di straordinaria importanza raccolto durante il concerto che più di ogni altro ha segnato l’immaginario di un’intera generazione. Hendrix 70 –Live at Woodstock è un’opera impreziosita da un lavoro di restauro effettuato sul master audio che finalmente potrà essere apprezzato in audio surround 5.1 di qualità superiore, con un nuovo mix curato espressamente da Eddie Kramer, sound engineer di Woodstock e per diversi anni fonico di fiducia dello stesso Hendrix.
La versione cinematografica del concerto di Jimi Hendrix a Woodstock è stata ricostruita con cura attingendo al vasto archivio di materiali filmati in 16mm dal premio Oscar Michael Wadleigh e dal suo team di assistenti e selezionatissimi operatori, con il pieno supporto della Experience Hendrix LLC, la società di proprietà della stessa famiglia Hendrix che cura il patrimonio artistico del chitarrista scomparso.
Quella che Wadleigh e il suo team catturarono fu una performance unica, nel corso della quale Hendrix introdusse per la prima volta la sua nuova band e approntò una scaletta che conteneva versioni straordinarie di alcuni suoi grandi classici, come “Voodoo child”, “Fire”, “Purple Haze” e“Foxy Lady”, così come una drammatica e spettacolare reinterpretazione per sola chitarra dell’inno nazionale statunitense, “Star Spangled Banner”. Questa esibizione di chiusura è diventata il simbolo della forza visionaria di Hendrix che aveva insistito per essere l'ultimo a esibirsi al festival. Non salì sul palco fino alle nove di lunedì mattina, quando la maggior parte degli spettatori aveva dovuto lasciare Woodstock. Per questo solo 200.000 dei 500.000 partecipanti ascoltarono Hendrix in una performance che fu una rarità per la durata (due ore, la più lunga nella carriera di Hendrix).
L’affascinante strada che porta Hendrix a Woodstock è ripercorsa poco alla volta attraverso l’uso di materiale inedito e interviste a diversi componenti della band come Billy Cox e Mitch Mitchell, all’ingegnere del suono Eddie Kramer e all’organizzatore del Festival di Woodstock Michael Lang.
L’affascinante strada che porta Hendrix a Woodstock è ripercorsa poco alla volta attraverso l’uso di materiale inedito e interviste a diversi componenti della band come Billy Cox e Mitch Mitchell, all’ingegnere del suono Eddie Kramer e all’organizzatore del Festival di Woodstock Michael Lang.
Il documentario che precede le immagini del concerto, diretto dal vincitore del Grammy Award Bob Smeaton (già regista della “Anthology” dei Beatles), mette in mostra lo sforzo fatto per organizzare il festival e garantirne la partecipazione di Hendrix come headliner conclusivo.
Oggi per la prima volta tutti coloro che ne hanno sempre e solo sentito parlare, potranno "entrare" al festival di Woodstock per vivere il concerto più raro e prezioso dell’intero festival.
Oggi per la prima volta tutti coloro che ne hanno sempre e solo sentito parlare, potranno "entrare" al festival di Woodstock per vivere il concerto più raro e prezioso dell’intero festival.
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